“Potremmo provarci, cosa ne pensi?”.
Così Stefania (Stefania Gariboldi, Coordinatrice dei corsi di Italiano per stranieri) mi aveva lanciato in febbraio l’idea di superare le difficoltà causate dal Covid, incaricandomi di organizzare degli incontri online con alcuni nostri studenti.
Avendo scartato l’ipotesi, per ovvi motivi sia pratici, sia didattici, di un corso di italiano per stranieri finalizzato alla certificazione di livello, che seguisse le indicazioni date dal QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) come invece facciamo abitualmente, si era pensato a una serie di momenti di confronto sulla lingua stessa.
Il livello di conoscenza dell’italiano L2 in ingresso, riconosciuto come A2, e le capacità di muoversi agevolmente su piattaforme e collegamenti online da parte degli studenti, mi hanno permesso di strutturare questi appuntamenti settimanali secondo un programma ben articolato.
La linea conduttrice è stata l’analisi di testi letterari corrispondenti al loro livello di lingua italiana, per il valore fondamentale del testo autentico.
Ho potuto quindi porre l’attenzione alla lettura critica, al ripasso delle strutture grammaticali estrapolate dal testo stesso, ma anche alla produzione orale e scritta, o ancora, al confronto dialettico di gruppo su argomenti differenti.
La risposta da parte degli studenti è stata premiante, anche perché, nonostante l’apparente freddezza del mezzo, siamo riusciti a rinforzare quelle relazioni preesistenti alla chiusura forzata per Covid.
Un’esperienza in qualche modo richiesta dal momento storico, ma che apre sicuramente le porte anche a una programmazione futura.
Lucilla