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Esperienza

Insieme per una notte

Sabato 16 ottobre si è svolta la 21ma edizione di “La notte dei senza dimora”, una manifestazione promossa da Terre di mezzo con l’obiettivo di sensibilizzare le persone sul tema della grave emarginazione. Erano presenti le unità di strada e le realtà associative milanesi impegnate quotidianamente su questo tema.C’eravamo anche noi, ospitati sotto il gazebo di Croce Rossa: abbiamo distribuito degli zainetti dentro i quali abbiamo inserito una sciarpa, un paio di guanti, un cappellino (raccolti grazie alla generosità dei nostri volontari), e uno scaldamani (gentilmente offerto da una azienda del milanese). Molti i cittadini che si sono fermati a chiedere informazioni e ci hanno ringraziato per il nostro impegno; molte anche le persone, che i volontari incontrano durante i percorsi serali della nostra Unità mobile, che sono passate a salutarci. La  Fondazione Isacchi Samaja ha premiato i vincitori del Concorso “Esistere senza esserci” rivolto agli artisti che vivono in strada. Durante la manifestazione sono stati serviti al tavolo circa 300 pasti caldi, preparati da alcune associazioni. AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) Lombardia insieme a Progetto Arca hanno messo a disposizione 2 postazioni nelle quali è stato possibile vaccinare circa 50 persone senza dimora.  La serata si è conclusa con canti e balli che ci hanno riavvicinato al desiderio di ritrovarci e di stare insieme, nel rispetto delle regole ancora in essere. ALCUNE IMMAGINI DELLA SERATA

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Rubrica

Pillole di informatica: suggerimenti per usare meglio WhatsApp – Parte 2

Non sai come fare, il pc non risponde, il cellulare è impazzito…. scrivici su quali argomenti ti piacerebbe essere uno “smanettone” e cercheremo di darti delle risposte chiare e veloci.Manda le tue richieste a: associazione@associazionefsf.it Pillola 4:Suggerimenti per  usare meglio WhatsApp – Parte 2 Per vedere la presentazione: clicca qui Per scaricare la presentazione in pdf: clicca qui Ecco i suggerimenti per usare meglio WhatsApp LEGGI:Pillola  1: App112 Where are uPillola 2: Salvare e recuperare la rubrica dello smartphoneParte prima: Cellulari con AndroidParte seconda: IphonePillola 3: suggerimenti per usare meglio WhatsApp – Parte 1 

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Letture

Le domande necessarie per capire le vite degli altri

Questa volta vorrei riflettere sulle domande. Le domande, quando sono sincere e pronte ad accogliere le risposte, avvicinano persone apparentemente distanti, favoriscono il reciproco riconoscimento e la compassione – cum-patire –, la partecipazione alla sofferenza o ai sentimenti dell’altro. Le domande vanno fatte da vicino, vanno curate, possono formare relazioni e le risposte vanno ascoltate davvero.Una grande amica, che ci ha lasciati alcuni mesi fa, mi diceva sempre che è meglio una domanda che sembra indiscreta piuttosto che lasciare qualcuno da parte, lasciarlo senza domande. Non fare domande spesso significa lasciare qualcuno solo. Una notevole riflessione sulle domandi si trova in un bel romanzo uscito in Italia nel 2015. Si intitola “Voci del verbo andare”, l’autrice è Jenny Erpenbeck (nata nel 1967) ed è pubblicato da Sellerio. Il protagonista, Richard, decide di preparare una specie di questionario che lo aiuti a conoscere delle persone che gli sembrano estranee: sono rifugiati africani, ospitati in un edificio di accoglienza improvvisata a Berlino. Richard è un professore universitario in pensione, è solo, nei suoi giorni ricorda la moglie morta da poco e anche un’amante del passato. Si tiene attivo, gira per la città e rimane stupito davanti a questi ragazzi in arrivo dalla Nigeria, dal Niger, dal Ghana, giunti in Europa alla ricerca di una vita migliore e in fuga dalla miseria e dalla violenza. Richard vive in questi nostri anni incerti, gli anni dell’ostilità impaurita davanti a chi arriva nei paesi ricchi. Richard dunque prepara le sue domande dopo aver letto parecchio, i giornali, le riviste ma soprattutto i libri, gli atlanti: si prepara, per conoscere. Cito direttamente dal libro di Erpenbeck (è una citazione dalle pagine 56-57): “Per capire in che cosa consista il passaggio da una vita quotidiana interamente occupata e prevedibile alla vita quotidiana aperta in ogni direzione, esposta per così dire alle correnti, ossia quella che conduce un profugo, Richard deve sapere come stavano le cose all’inizio, come stavano a metà e come stanno adesso. Là dove la vita di una persona confina con l’altra vita della stessa persona, deve pur rendersi visibile il passaggio che, ad un esame attento, di per sé non è nulla. Lei dove è cresciuto? Qual è la sua lingua materna? Quale religione professa? In quanti eravate in famiglia? Com’era l’alloggio, la casa in cui è cresciuto? Come si sono conosciuti i suoi genitori? C’era la televisione? Dove dormiva lei? Che cosa c’era da mangiare? Da bambino qual era il suo nascondiglio preferito? È andato a scuola? Che vestiti indossava? Avevate animali domestici? Ha imparato un mestiere? Ha già messo su famiglia? Quando ha lasciato il suo paese? Perché? Ha ancora contatti con la sua famiglia? Qual era la sua meta quando se ne è andato? Come ha preso congedo? Che cosa ha portato con sé quando è partito? Come si immaginava l’Europa? Che cosa c’è di diverso? Come trascorre le sue giornate? Che cosa le manca di più? Che cosa desidera? Se avesse dei figli, e crescessero qua, che cosa racconterebbe loro del suo paese d’origine? Riesce a immaginare di invecchiare qui? Dove vorrebbe essere sepolto?” Dovremmo tutti avvicinare i rifugiati, i migranti, i senzatetto trascinati per strada da chissà quale storia, le persone che vengono a chiedere aiuto, avvicinarli e provare fare le nostre domande. E poi ascoltare rispettosamente le loro risposte. Prima di dire qualsiasi altra parola. Luigi Gavazzi

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Informatica, Notizie

Riprendiamo il corso di informatica “in presenza”

Il 15 Novembre inizierà, dopo la sospensione causa covid, un nuovo corso “in presenza” di alfabetizzazione informatica presso la nostra aula in Via Bertoni, 9. Per la partecipazione è necessario il possesso del green pass. Il contributo di solidarietà richiesto per l’intero corso è pari a 25 Euro. Il corso, aperto a 12 partecipanti, si terrà il Lunedì, il Martedì e il Giovedì dalle 17:30 alle 19:00. La durata prevista è di 10 settimane con l’interruzione di circa un mese in corrispondenza alle festività natalizie e di fine anno. Il corso richiede un’assidua partecipazione. Analogamente a quanto avvenuto per i corsi precedenti, l’approccio sarà di tipo “tutoring” con la presenza di due insegnanti in aula. Si darà spazio, oltre che agli elementi base per l’utilizzo del computer, all’impiego di alcune diffuse applicazioni (“App”) presenti sui dispositivi mobili (“telefonini”). Alla fine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza. A Marzo è previsto l’avvio di un nuovo corso che si concluderà entro l’estate.

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Segnalazioni

Concerto al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano

Domenica 3 ottobre 2021 alle ore 20 si terrà il Concerto dell’Orchestra di Fiati DSF del Conservatorio di Musica “N.Piccinni” di Bari presso la Sala Verdi del Conservatorio di Musica “G.Verdi”  in Via Conservatorio,12 a Milano.  L’evento è realizzato dal Conservatorio di Musica “N.Piccinni” di Bari e dall’Associazione Regionale Pugliesi di Milano Ingresso GRATUITO con prenotazione alla mail: biglietteriachiostro@consmilano.it Programma Musicale Giuseppe Piantoni (Rimini 1890 – Conversano, BA 1950) VITA PUGLIESE marcia sinfonica Ernesto Paolo Abbate (Noicattaro, BA 1881 – Martina Franca, TA 1934) A TUBO marcia sinfonica Gennaro Michele Abbate (Bitonto, BA 1874 – Squinzano, LE 1954) QUADRO ROMANTICO poema sinfonico  Giuseppe Verdi (Roncole, PR 1813 – Milano 1901) / arr. Richard A. Douglas MARCIA TRIONFALE DA AIDA nel 120° anniversario della morte Giuseppe Verdi (Roncole, PR 1813 – Milano 1901) / arr. Michele Mangani INNO DELLE NAZIONI nel 120° anniversario della morte Nino Rota (Milano 1911 – Roma 1979) / arr. Marcel Peeters NINO ROTA FILM MUSIC Ennio Morricone (Roma 1928 – 2020) / arr. Johan de Mey MOMENT FOR MORRICONE Malcolm Arnold (Northampton, UK 1921 – Norwich, UK 2006) / arr. Charles Sayre PETERLOO OVERTURE op.97 nel centenario della nascita

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